Attraverso il suo progetto, che si colloca in qualche modo all’interno del filone ‘revivalistico’ tipico degli ultimi anni, Ryts Monet cerca di riportare in vita e attualizzare l’eccesso e la ribellione caratteristici del movimento hardcore-punk e dei Black Flag in particolare, coinvolgendo alcune band dell’area veneta e limitrofa e invitandole, insieme a Enrico Stocco a suonare in una serie di concerti a Venezia. L’ultima data, alla galleria Upp di Venezia, coincide con l’esibizione della tribute band Black Flag Review, formata all’interno del progetto dall’artista stesso e da Andrea Carpené, Enrico Stocco e Corrado Linzi. La loro performance è una sorta di mise-en-scène teatrale, in cui i musicisti emulano e vestono i panni di qualcun altro, in questo caso dei Black Flag, rispondendo così alle aspettative di chi si reca al concerto di una tribute band per ascoltare qualcosa quanto più possibile vicina all’originale. La documentazione video, audio e fotografica prodotta durante la performance alla galleria Upp sarà fruibile in occasione della mostra di fine Atelier a febbraio 2013 presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, dove per l’occasione sarà presentato anche un vinile contenente sei brani dei Black Flag (uno per ciascuno degli album realizzati dalla band tra il 1981 e il 1985), parte del repertorio proposto dai Black Flag Review il 2 dicembre 2012.
Sara Feola e Camilla Salvaneschi